la mia camelia è sopravvissuta all'inverno!
not necessarily an ordinary life
martedì 31 marzo 2009
venerdì 27 marzo 2009
testamento biologico
Davvero non voglio dire nulla, e non voglio dire a nessuno che cosa sia giusto fare. Però vorrei che a tutti fosse lasciata una legale e vera possibilità di scelta. A quanto pare, la possibilità che ci siano persone che scelgono con la propria testa fa davvero troppa paura.
Comunque, un grande uomo e un grande santo aveva già capito tutto secoli fa:
..Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po' skappare...
E non c'è nulla da aggiungere.
giovedì 26 marzo 2009
perchè ho studiato biologia...
Ho un amico artista che alle volte dice cose con le quali non sono molto d’accordo. Magari raccoglie un fiore e dice: “Guarda com’è bello”, e sono d’accordo; ma poi aggiunge: “Io riesco a vedere che è bello proprio perché sono un artista; voi scienziati lo scomponete in tanti pezzi e diventa una cosa senza vita”, e, allora penso che abbia le traveggole. Per cominciare, la bellezza che vede lui è accessibile a chiunque e quindi anche a me, credo. Non avrò un senso estetico raffinato come il suo, ma sono comunque in grado di apprezzare la bellezza di un fiore. Per di più vedo nel fiore molte cose che lui non riesce a vedere. Posso immaginare le cellule, là dentro, e i complicati meccanismi interni, anch’essi con una loro bellezza. Non esiste solo la bellezza alla dimensione dei centimetri, c’è anche su scale più piccole, nella struttura interna, o nei processi. Il fatto che i colori dei fiori si siano evoluti per adescare gli insetti impollinatori, ad esempio, è interessante: significa che gli insetti vedono i colori. E allora uno si chiede: il senso estetico dell’uomo vale anche per le forme di vita inferiori? Perché è estetico? Domande affascinanti che mostrano come una conoscenza scientifica in realtà dilati il senso di meraviglia, di mistero, di ammirazione suscitati da un fiore. La scienza può solo aggiungere; davvero non vedo come e che cosa possa togliere.
Richard Feynman, genio e fisico a tempo perso.
mercoledì 25 marzo 2009
lunedì 23 marzo 2009
fantozzi!
cosa c'è di peggio di aver toppato la tua prima scadenza nella nuova azienda? la conseguente ramanzina del capo dei capi in vivavoce...
cosa c'è di peggio di una ramanzina in vivavoce dal capo dei capi? accorgersi dopo un'ora che non hai bloccato la tastiera del telefono e che il succitato capo dei capi sta urlando dalla tua borsa "prontooooooooooo prontooooooooooo"...
cosa c'è di peggio di una ramanzina in vivavoce dal capo dei capi? accorgersi dopo un'ora che non hai bloccato la tastiera del telefono e che il succitato capo dei capi sta urlando dalla tua borsa "prontooooooooooo prontooooooooooo"...
martedì 17 marzo 2009
il diavolo sta nei dettagli....
Repubblica di ieri, pagina degli spettacoli: articolo su Amici e X-factor. Ci si appassiona alle esibizioni in Amici di Rita e Eleonora? Ma non esistono tra i concorrenti! Ok, ok, è una piccola cosa, non è importante. Sarebbe lo stesso se i nomi fossero Pinco e Pallino. Ma perchè si evita di verificare? Costa 30 secondi su Google. Perchè essere sciatti e imprecisi quando a essere corretti si impiega così poco? D'accordo, io ho la fissazione, un po' per deformazione professionale e un po' per mentalità. Però, mi dico, io i nomi sbagliati li ho beccati perchè seguo Amici (quelli di X-factor erano giusti!). E quelli che non lo seguono? E se le notizie errate per mancata verifica o sciatteria non riguardano i nomi di una trasmissione televisiva ma un articolo su temi un po' più profondi? Come faccio a sapere che lì invece i dati sono corretti? Non posso mica andare a verificarli tutti! Non solo le parole, anche i dettagli sono importanti. Rivelano cura e attenzione; a trascurarli non si fa quasi mai un buon affare.
cinema magister vitae
eh sì, a volte penso proprio che il mio lavoro sia come il set di fitzcarraldo: una giungla, e ne capita sempre una nuova...
lunedì 16 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
a beautiful day...
Touch me
Take me to that other place
Teach me
I know I'm not a hopeless case
What you don't have you don't need it now
What you don't know you can feel it somehow
What you don't have you don't need it now
forza e coraggio!
è pomeriggio inoltrato. devo telefonare a due medici, per lavoro. devo pensare a un posto dove andare giovedì sera con due amiche dei tempi dell'università. devo scrivere un paio di articoli di divulgazione scientifica di prova. devo comprare le luci per il mio bolide (leggasi bici poretti di 20 anni fa). devo andare in palestra. devo compilare due moduli al posto dei primari che non lo fanno mai. devo capire come mai la mia ex-azienda mi manda dei soldi (e soprattutto, se li rivuole indietro...). devo trovare l'ispirazione per infilare un filo di coralli che ho comprato sabato. devo completare qualche modulo di training. devo soprattutto smettere di pensare a quello che devo fare e iniziare a farlo!
lunedì 9 marzo 2009
piccole soddisfazioni
Andare in bici all'aperitivo domenicale superando gli ingorghi causa 8 marzo...non ha prezzo!!
mercoledì 4 marzo 2009
uomini che temono le donne (intelligenti)
Uh, quanto ha ragione Maria Laura Rodotà, sul Corriere (http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/rodota_72611b1c-0885-11de-af33-00144f02aabc.shtml). Fortunatamente lavoro in un settore dove le donne sono quasi sempre in maggioranza (quindi il problema non sussiste, o molto poco). Però all'esterno certi discorsi, anche non espliciti (lo stesso lavoro tutta la vita non lo voglio fare, ho un mio stipendio e quindi ho sempre avuto e sempre vorrò un mio conto corrente su cui versarlo, ho sempre votato e tifato per chi voglio e non per quieto vivere familiare, leggo giornali, libri, viaggio e quindi una mia opinione ce l'ho e se no ho l'umiltà di andare a studiare e di farmene una mia), beh ecco, a parole tutti li condividono. Nella realtà delle scelte, no. Nella realtà siamo ancora al "se fai così non ti fidanzi". E hanno ragione. Nella realtà, io e la maggior parte delle amiche mie andiamo benissimo per andare a ballare, a cena, al cinema, a teatro, a bere una birra, a vedere una mostra, a divertirsi, a passare un weekend in giro, alle terme, a chiacchierare, a far shopping o persino se serve un consiglio personale. E punto. Siamo tutte allegre, sorridenti, istruite, ironiche, con un buon lavoro, interessi variegati, di aspetto passabile e in qualche caso più che sufficiente, oneste, gentili e intelligenti (e nemmeno suore, se è questo che manca). Sappiamo anche cucinare. E allora? Non sarebbe la definizione di "buon partito", per un uomo? Qualche amico ci ha confidato che essere così non paga, per le donne. Purtroppo penso sempre più spesso che abbia ragione lui. Ma non me la sento di cambiare.
martedì 3 marzo 2009
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