not necessarily an ordinary life

giovedì 26 dicembre 2013

L'anno che verrà

L'anno che verrà prima di tutto sarà pari e già per questo mi sembra più tondo e più accogliente. Dev'essere per quella proprietà dei numeri pari di essere divisibili esattamente a metà, senza lasciare resti da attribuire, senza vincitori e vinti. L'anno che verrà sta nel futuro e quindi solo per questo è plasmabile e malleabile, non è come l'anno passato che ormai non si può più cambiare e quindi è fisso e immutabile: niente più aspettative, niente speranze. L' anno vecchio porta solo risultati e consuntivi: io non li amo particolarmente perchè preferisco pensare a quello che ciascuno può ancora dare piuttosto che a quello che è già stato fatto. L'anno che verrà è creta da plasmare, la mano ancora da giocare, l'idea che non hai ancora avuto, il tempo da inventare. Io non so dire se l'anno che verrà sarà davvero migliore, ma il fatto stesso che sarà diverso me lo rende già simpatico.

lunedì 9 dicembre 2013

in the midnight hour (in an hotel room)

I spend the night 
Yeah looking for my insides in a hotel room Waiting for you 
We're gonna make it tonight 
 Yeah something in the air tells me the time is right 
 So we'd better get it on 
 And DJ, play a song for the Lovers, tonight
 Please, play a song for the lovers, tonight 
 Don't wanna wait Lord I've been waiting all my life but I'm too late again 
 I know but I was scared 
 Can't you see I'm moving like a train into some foreign land 
 I ain't Got a Ticket for this ride but I will Ooh, play a song for the Lover, tonight
 DJ, play a song for the Lover, tonight
 DJ, play a song for the Lovers, tonight
 Please play a song for the Lovers, tonight
 Can't stop looking back no no 
 One more for the lovers 
 Oh brother won't you lend a hand 
 I'm alone in a room and I'm waiting for love 
 I don't know when this trains gonna stop  
But I'm telling you friend I don't want to get up

domenica 1 dicembre 2013

Ecco....

Io un difetto ce l'ho: non sopporto gli errori di chi sostiene che tanto è lo stesso. No! L'ignoranza non è una colpa ma la spocchia degli ignoranti che non si correggono perché si sentono superiori alle regole della grammatica sì. E il correttore automatico come scusa non vale. La dittatura dei cretini e degli ignoranti é la peggiore.

domenica 13 ottobre 2013

No retreat baby no surrender

Te l'avevo promesso e tutte le volte che ci sentiamo in un modo o nell'altro te lo ridico. Poi è anche il motto della tua squadra: non mollare mai. Io non mollo, lo sai, l'hai sempre saputo. Io sono testarda, io piango, sostengo di non farcela e poi son sempre lì, per cosa poi non l'ho ancora capito. Suppongo per il puro gusto di vedere come va a finire. Vivere per vivere. Io lo so che per quanto si possa stare male poi passa, perché semplicemente succede, perché si vive. 
Tu non mollare, fammi il favore.


No, nemmeno tu. Non smettere di parlarmi, a voce o per iscritto. Che son cose banali ma non così tanto.

domenica 6 ottobre 2013

Involucri

E' buffo: io ho litigato col mio involucro per tanti di quegli anni. Lui é stato di una pazienza infinita finché mi ha convinto. L'ho tradito io per prima, ormai tanto tempo fa, perché non mi fidavo e lo consideravo un nemico, la causa di tutti i miei mali. Invece è riuscito a farmi capire di essere uno dei miei migliori amici. Lui è il primo in assoluto ad avvisarmi che qualcosa non va e a correggere la rotta, così come è il primo a dirmi che quello che sto facendo è giusto e posso andare avanti. Io ho imparato a fidarmi. Io non esisterei senza di lui: è quello che mi rende quella che sono. Non sarei io senza di lui: gli chiedo tanto, a volte fin troppo e non so su quanti altri potrei giurare che fanno sempre il massimo per sostenermi. Io senza di lui non vado da nessuna parte e lui senza di me non ha uno scopo. Se non è amore questo.....

sabato 5 ottobre 2013

Flectar, non frangar

Quindi ora si cambia strategia e si impara a pensare a lungo termine. Vedi come ho imparato bene dai corsi aziendali. Quello che non si può cambiare lo si accetta e possibilmente lo si aggira. Se non puoi superare gli ostacoli puoi almeno provare una strada alternativa. Io non sono molto brava: di solito, essendo ariete, tento di rimuovere gli impicci, non di girare intorno. In questi termini però non é un atteggiamento molto intelligente: nobile, magari, ma non proficuo. Peggio di tutto sarebbe starsene ad aspettare che gli ostacoli si tolgano da soli. Non so bene come si fa in pratica. Suppongo che si debba fare come i giunchi: si abbassano e sopravvivono e poi rialzano la testa. Flectar, non frangar. Che ho già crepato abbastanza questo mio neurone, questa mia anima, a cornate e testate. Scompongo l'obiettivo più grande in piccoli pezzi e se non sarà abbastanza in pezzi più piccoli ancora: non la chiamo riduzione delle aspettative perché mi fa ancora troppo male. Volevo, ho sempre voluto, tutto subito, per temperamento e istinto. E invece con te devo riconsiderare tutto, cambiare una volta ancora. Perché non é vero che io sono così, prendere o lasciare: farei un torto troppo grande alla mia e alla tua intelligenza se non ammettessi che posso almeno provare. Stavolta posso provare a non ribaltare il tavolo, posso provare a fare mille scalini anziché volare in vetta, posso provare a non fare gesti eclatanti ma piccoli passi. Anche perché sembra l'unica strada per arrivare, lunga e tortuosa e niente sembra facile e non ho molte armi per difendermi e tantomeno per attaccare. Ma non significa che debba rinunciare alla strada: se c'é una cosa che so fare é viaggiare. Io per me ho già deciso che ne vale la pena: non so bene se per te è lo stesso ma cercherò di partire senza farmene influenzare. Dopotutto le cose cambiano strada facendo e non é detto che non sia in positivo.


Comunque, puoi scordarti che io non ci provi. Perché cambierò anche pelle, ma rimango una testarda, appassionata, irriducibile ariete, amante del vino, del rosso, del Martini, delle nottate e dell'acqua che scorre. E che se ha deciso che ne vale la pena se ne frega di rompersi le corna.

venerdì 4 ottobre 2013

impossibile non amarla

lunedì 30 settembre 2013

basta che funzioni

Qualunque amore riusciate a dare e ad avere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia, basta che funzioni... 

E qualche volta non importa nemmeno sapere perchè funziona.

sabato 28 settembre 2013

L'oroscopo dice di usare la fantasia

If you knew what I'm left imagining
Would you go? Would you go?

A me non manca la fantasia, anzi. Mi chiedo sempre se spariresti del tutto se li venissi a sapere sul serio, tutti gli scherzi che mi combina il neurone. A volte penso che sarebbe molto più semplice avere un canale di comunicazione diretto mentale, da attivare a comando, per farti conoscere tutte le immagini, le musiche, le parole, le sensazioni, i pensieri che vorrei ti arrivassero. Così non dovrei preoccuparmi di inseguirli, filtrarli, trovare un modo accettabile di esprimerli. Mi arrangio con frasi, foto, canzoni, ma mi rimangono sempre orribili domande che non mi fanno dormire la notte:
quanto sono riuscita a farmi capire? Fino a che punto posso osare, che se fosse per me non avrei confini? Ma soprattutto: te ne andresti del tutto, se sapessi?

E rimando rimando rimando tutto a domani
La solitudine mi ronza intorno e faccio danni

giovedì 26 settembre 2013

wild horses

You can call me a fool
you can call me blind 
 you can call it quits 
 can't hear a word you say 
 cause if I had you once I'm gonna have you twice 
 I'm gonna follow my heart instead of good advice 
 hey no matter what you do 
 Wild horses could not drag me away from you 
 Wild horses could not drag me away from you

lunedì 23 settembre 2013

please please please

Non posso entrare nella testa delle persone e cambiarla. Posso solo sperare di convincerle. Posso solo sperare di arrivare nel posto giusto al momento giusto.
  Good times for a change. 
 See the lucks I've had could make a good man turn bad. 
 So please please please, let me, let me, let me: 
 Let me get what I want this time.
 Haven't had a dream in a long time.
 See the life I've had could make a good man turn bad.
 So for once in my life let me get what I want. 
 Lord knows it would be the first time.
 Lord knows it would be the first time. E' tutto ragionevole e chiaro, per carità, ma in tutta questa speranza io ci sto annegando. Ed è come stare dentro le sabbie mobili: più ti agiti, più scendi.

martedì 10 settembre 2013

mala tempora currunt

cerco di non lamentarmi troppo- tu dici 
io invece
  Io ci ho provato, giuro a chiudermi in me stesso e non considerare il resto 
 ho parcheggiato il mio disagio in un cassetto e vivo placido e composto
io nella macchina non c'ho nemmeno il clacson per non essere del minimo disturbo 
e anche così, che non volevo non volevo, non volevo ma l'ho fatto 
ho trattenuto così bene e così a lungo che alla fine me la sto facendo sotto 
perciò scusate se non tengo il giusto atteggiamento 
scusatemi se grido e perdonatemi se svengo 
e manifesto il mio disagio personale e culturale nel contesto, in cui protesto 
perché non voglio più tenermi dentro tutto
 dal momento che non posso che non ci riesco 
e manifesto l'inquietudine morale di chi non si sente onesto stando nascosto 
perché non posso rimanere lì nell'angolo se no divento matto... 
quindi non ho aspettato, non sono rimasta nascosta. 
io non volevo, non volevo, non volevo ma l'ho fatto ancora. e scusate se non ho tenuto il giusto atteggiamento, l'ho già detto, ma non sono quel tipo, non sono quella che si fa inseguire. 
perchè non voglio più tenermi dentro tutto, dal momento che avevo in mente solo questo: 
If it makes you happy 
it can't be that bad

mercoledì 4 settembre 2013

concetto spaziale senza numero

libertà è vedere le gru in azione. Questa mi piace.
libertà è partecip-azione

libertà è avere un orizzonte, io direi
è una finestra, è guardare ancora fuori 
progettare, costruire, immaginare 
al di là della collina un posto nuovo dove stare 

che il fiume scorre sotto e ti ricorda 
che sei qui ora e basta e che il mondo è in una goccia 

e non lo so se gli orizzonti li progetti 
o sono innati e non puoi più fare niente
ho cercato di farli diventare dei confini,
sempre mobili, come in fondo il fiume e il mare 

Disegnare mondi, ecco una delle passioni più umane che ci sia. far sì che la gente ci stia bene dentro. immagino non ci sia un'attività più nobile. 
io invece disegno come un bambino timido e non è un punto d'arrivo. 

nonostante d'istinto le gru in azione mi assomiglino,
poi incespico e mi perdo e il progetto si accartoccia 
preferisco le pareti vuote, illuminate e basta,
per ricordarmi che ci posso immaginare quel che voglio 

Orizzonti aperti, mettersi in gioco, ripartire
però poi non lo so dire, tantomeno disegnare
Però poi l'ho già fatto, perché non ricominciare

Poi scrivo in modo bislacco parole di getto dal senso confuso.
lo so, il discorso non rende giustizia all'architetto. 
niente di quello che ho detto o fatto sarebbe stato sufficiente.

Il cielo

Un altro giorno un'altra ora ed un momento

lunedì 26 agosto 2013

T. is a state of mind

Non ho mai visto la città di T. Ci sono stata parecchie volte, è vero. Ci ho studiato, persino. Tutti i venerdì e tutti i sabati prendevo un treno a un orario impossibile da Milano, verso le 6.30: era un TGV e per un intero semestre ho fantasticato di non fermarmi in Italia. Qualche volta una mia collega mi ha ospitato a dormire: aveva una mansarda e si vedevano i tetti della città. Sopra il letto una finestra faceva entrare la luce della luna e la mia ospite mi riferiva di tutte le storie che si raccontavano sulle notti buie e nebbiose. Mi aveva affascinato, così un giorno ho bigiato e mi sono persa nel parco, lungo il fiume. Avevo anche un bel po' di amici a T., di quelle amicizie nate a 15 anni al mare d'estate, quando l'unica cosa che puoi fare è annoiarti seduto sul muretto: di alcuni non so più nulla, di altri ho perso il ricordo, di altri ancora ho solo quelle notizie spezzettate che arrivano da facebook. Ci sono tornata, a T., per un concerto, per una cena e per lavoro. Ma non sono pazza, io davvero non l'ho mai vista, perché nessuno mi ci ha fatto perdere. Io non l'ho mai vista seguendoti, ecco perchè mi sembra di essermi persa mondi interi.

venerdì 23 agosto 2013

Basta che funzioni

5 persone, 1 compleanno, 1 Gb di foto, 1 fetta di torta, 5 cucchiai, 3 arancioni, 1 motorino, 2 auto posteggiate, 1 auto in curva (la mia), 0 multe, 1 neurone (sempre il mio), 4 teste pensanti (mio neurone escluso), 20 km, 32 denti (i miei perché ridevo), 1 cameriere nuovo, 1 barista compiacente, 1 tomo, inteso come libro, 1 memoria funzionante (il neurone e chi lo avrebbe detto?) = 1000 altre di queste serate, quando Milano sembra quasi perfetta.

lunedì 22 luglio 2013

ancora tu

Adoro assolutamente il modo in cui il caso concentra e incrocia occasioni, persone, piani. Tutti insieme, nello stesso momento, in un allegro, confuso, leggero, adrenalinico, vitalissimo caos


Ancora tu non mi sorprende lo sai

ancora tu ma non dovevamo vederci più?

E come stai? Domanda inutile

Stai come me e mi scappa da ridere.




venerdì 19 luglio 2013

l'attesa

Un attore a teatro me l'aveva spiegato: non è necessario riempire di azioni lo spazio e il tempo. Molto spesso è controproducente e limitante: il vuoto è pieno di storie possibili e se togli loro l'opportunità di diventare reali perchè hai riempito tutto, beh ti perdi le occasioni migliori. Sul palco, senza copione, ho verificato che è assolutamente vero, anche se la storia del vuoto quantico, del vuoto che non è mai vuoto, io non l'ho mai capita *davvero*.
Devi solo stare in scena, le storie verranno da te: questo diceva l'attore. Il vuoto si concretizza.
Devi solo stare in attesa.

Time goes by so slowly for those who wait


No time to hesitate

Those who run seem to have all the fun

I'm caught up

I don't know what to do




martedì 16 luglio 2013

life is a rollercoaster

Il bello è che quando sei lanciato a tutta velocità verso il basso non puoi fare a meno di fermarti ma anche di pensare che prima o poi le discese diventano salite. Sì, proprio le discese ardite e le risalite: non vorrei mai tu assistessi alle prime (non ora, non qui) mentre mi piace pensare che tu sia parte delle seconde. Farei meglio forse a dire mi piacerebbe, o magari non pensare proprio niente, perchè le cose che sono destinate a compiersi alla fine trovano il modo di farlo senza troppe complicazioni. Se è il momento di cambiare lavoro ti chiameranno (certo, dopo aver mandato un bel po' di CV ma al destino si deve dare un'indicazione...), se è il momento di ballare ti inviteranno (dopo mille serate seduta), se è il momento di conoscersi si faranno avanti (e ti offriranno pure da bere). Questo non mi rende tranquilla ma mi solleva dal senso di colpa di non fare abbastanza se aspetto e di correre troppo se oso. Chissà se sono arrivata in cima, se sono ancora nella risalita oppure se sto già ricominciando a scendere. Ma non voglio fare domande di cui non voglio conoscere la risposta, non adesso.

giovedì 20 giugno 2013

Il sindaco sull'isola

"Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all’accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all’Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene  consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza."

Now tell me what can you say
Tell me who do you blame
Like a mirror you see yourself
These people each have a name

lunedì 17 giugno 2013

Drugstore cowboy

Perché si fa la cosa giusta, perchè si desidera una vita onesta, ammesso che lo si faccia? A me piace pensare che questo produca un cambiamento, non in un mondo al di là delle nostre conoscenze, ma in questo, anche se magari non qui e ora. Però forse avete ragione voi: forze inconoscibili conducono il nostro destino, cappelli si posano sui letti e la cosa giusta si deve fare semplicemente perché  sì, perché è così e basta e non perché farla cambierà qualcosa. Ma vorrei disperatamente che voi abbiate torto marcio.

venerdì 24 maggio 2013

miss pelle-di-pesca

Miss pelle-di-pesca, non sai quanto ti invidio. Ti metti un legging, un golfino e un paio di ballerine e sei a posto. Ti basta legare i capelli per essere in ordine. Sai sempre cosa fare, dove trovare i documenti e la procedura giusta. Convivi con un ragazzo adorante. Sei giovane ed entusiasta, alta e magra ma non scheletrica.
Io mi arrabatto, dimentico tutto, non ho un progetto, non dormo, mangio a caso, senza i tacchi e con l'ombrello sembro un fungo. Ho le occhiaie e non riesco a concentrarmi. Rincorro il tempo e resto sempre allo stesso posto, che rabbia!

martedì 21 maggio 2013

non saprei dirlo meglio

If the night turned cold
And the stars looked down
And you hug yourself
On the cold cold ground
You wake the morning
In a stranger's coat
No-one would you see
You ask yourself, 'Who'd watch for me?'
My only friend, who could it be?
It's hard to say it
I hate to say it
But it's probably me

When your belly's empty
And the hunger's so real
And you're too proud to beg
And too dumb to steal
You search the city
For your only friend
No-one would you see
You ask yourself, 'Who could it be?'
A solitary voice to speak out and set me free
I hate to say it
I hate to say it
But it's probably me

You're not the easiest person I ever got to know

And it's hard for us both to let our feelings show
Some would say
I should let you go your way
You'll only make me cry
If there's one guy, just one guy
Who'd lay down his life for you and die
It's hard to say it
I hate to say it
But it's probably me

When the world's gone crazy, and it makes no sense
And there's only one voice that comes to your defence
And the jury's out
And your eyes search the room
And one friendly face is all you need to see
If there's one guy, just one guy
Who'd lay down his life for you and die
It's hard to say it
I hate to say it
But it's probably me


L'ho già detto: è probabile che se tu sparissi dalla mia vita io prima o poi me ne farei una ragione, perchè ci si abitua a tutto pur di sopravvivere. Ma io preferisco stare nel mondo che comprende anche le tue risate, le tue elucubrazioni, i tuoi racconti, perchè senza mi sento sola. Solo i tuoi silenzi mi fanno ancora impazzire, perchè penso che tu stia male e questo  non riesco a sopportarlo.

domenica 19 maggio 2013

Tertium non datur

La prima volta ho avuto paura io. La seconda volta non eri convinto tu. Tertium non datur: sono troppo una brava ragazza e il tempismo non è mai stato il nostro forte. Anche se non ti guardo negli occhi mentre lo dico.

domenica 5 maggio 2013

Tre cose

Due cose non avrò mai:
1) il senso dell'orientamento
2) un paio di gambe lunghe

Un'altra cosa cerco di non avere
1) paura

Grazie a tutti quelli che sopperiscono alle mie due prime mancanze sostenendomi e indicandomi la strada. Vi serve indiscutibilmente coraggio, per cui per la terza provo ad arrangiarmi.

giovedì 2 maggio 2013

Ferie

Domani sono in ferie. Non l'ho nemmeno detto a nessuno, tranne che ai miei colleghi. Sarò in giro come una turista, come mi piace fare a volte. Fingerò di essere straniera in una terra straniera. Mi riesce benissimo.

lunedì 8 aprile 2013

Cronache da troppi km

Svegliati, è tardi e non hai sentito la sveglia. Anzi no, sono le cinque del mattino. Alzati. Anzi no, puoi dormire perchè il tuo ufficio è una stanza d'albergo per oggi. Quanta voglia di lavorare hai? Fuori piove. Rispondimi, voglio credere di aver lasciato un buon ricordo. Fai tardi, ti aspetto nella hall. Guido. Il tramonto è splendido visto dal finestrino ma lavori persino in macchina. Il ponte sarebbe bianco ma sembra rosa e piombo: guarda la luce, cavoli! te lo vorrei urlare prendendoti per un braccio ma stai parlando con un collega, non posso. Lavori troppo, te l'ho già detto? Cena, prima birra. Citofona, per salire al concerto. Fa molto off, off broadway. Statuine di alieni alle pareti e musica e amici. Seconda birra. Dansons, tu dis et moi, je suis. Mojito. Io ballo, l'avevo detto. Ogni tanto non ti vedo più, poi ricompari un po' brillo. Parli inglese, chissà perché. Ti porto a casa, ti addormenti. Io pure, una ventina di km dopo, ma 20 + infinito fa sempre infinito.

venerdì 5 aprile 2013

tonight is gonna be a good night

no che non ce la farete. piogge, nuvole, sotterfugi, invidie, gelosie, sensi di colpa, mal di testa, code in autostrada, siete avvertiti: oggi è tutto inutile.

E si torna a scendere in pista
un altro viaggio
e io sono qui
Non perdiamoci piu' di vista
ne' il coraggio di riprenderci
Dentro l'abito della festa quello scuro
ora sono qui
l'unica paura che resta del futuro e' di non esserci

domani, dopodomani forse sarà diverso: nessuno lo può sapere. Ma stasera si festeggia, per nessun motivo particolare se non che sono qui, adesso, motivo se non altro unico e irripetibile.

e anche tu, che mi dici che ti ricordi più momenti disperati che felici, vedi che la bilancia comincia a riequilibrarsi, da stasera. se anche riuscissi a crederti, stasera ti regalo un lungo elenco di piccole allegrie istantanee, che allontanino i fantasmi che ti rubano il sonno.

martedì 19 marzo 2013

both sides


Rows and floes of angel hair
And ice cream castles in the air
And feather canyons ev'rywhere
I've looked at clouds that way
But now they only block the sun
They rain and snow on ev'ryone
So many things I would have done
But clouds got in my way
I've looked at clouds from both sides now
From up and down, and still somehow
It's cloud illusions I recall
I really don't know clouds at all

Ho mille immagini di nuvole, da ogni lato e in ogni momento possibile e ancora non so cosa aspettarmi dalla prossima fotografia. Mi illudono sempre e non so resistere al loro fascino

Moons and Junes and Ferris wheels
The dizzy dancing way you feel
As ev'ry fairy tale comes real
I've looked at love that way
But now it's just another show
You leave 'em laughing when you go
And if you care, don't let them know
Don't give yourself away
I've looked at love from both sides now
From give and take, and still somehow
It's love's illusions I recall
I really don't know love at all

E' un gioco e ha solo due regole: dare e avere. Mi illudono sempre e non so resistere al loro fascino.

Tears and fears and feeling proud
To say "I love you" right out loud
Dreams and schemes and circus crowds
I've looked at life that way
But now old friends are acting strange
They shake their heads, they say I've changed
Well something's lost, but something's gained
In living ev'ry day
I've looked at life from both sides now
From win and lose and still somehow
It's life's illusions I recall
I really don't know life at all
I've looked at life from both sides now
From up and down, and still somehow
It's life's illusions I recall
I really don't know life at all

E' un inganno e ha due nomi: vincere e perdere. L'uno si confonde nell'altro, mi illudono e ancora non ho capito come resistere al loro fascino.









lunedì 18 febbraio 2013

Of flesh and blood I'm made (I'm only human)

Ho girato e rigirato tra le teche di body worlds. Tutto era lì, dispiegato: tendini, arterie, organi, ossa, nervi. Non sei niente altro che questo-mi dicevo. Fluidi, solidi di diversa consistenza, chimica e impulsi elettrici: questo sei, sei stato e sarai. E allora? È talmente bello tutto questo che non si ha bisogno di niente altro. Intendo bello nel senso che si dà a un'opera d'arte o a uno spettacolo naturale. Quando contemplo la cappella sistina, o le piramidi o le cascate del Niagara non mi chiedo cosa ci potrebbe essere d'altro o di migliore. Rimango senza fiato e basta. Qualunque organismo mi fa lo stesso effetto: non c'è nient'altro se non chimica, fisica e biologia? Che importa, non é necessario, é già fin troppo affascinante così.

sabato 26 gennaio 2013

La vita è fluida

La vita è fluida. Sono andata a vedere cosa significhi sul serio e dato che ho un'attitidine scientifica, ho cercato le equazioni che regolano il comportamento dei fluidi. Ci sono, ma non sono lineari e sono risolvibili solo con approssimazioni, in attesa che qualcuno scopra un metodo analitico. Non avrei mai creduto di trovare una definizione così calzante. La vita è fluida e si va avanti per approssimazioni. La vita è fluida e la soluzione generale non la sappiamo trovare. La vita è fluida e basta cambiare una variabile per avere un comportamento diverso. La vita è fluida, mon ami, la possiamo bere o respirare?

domenica 20 gennaio 2013

Sai, l'abitudine

-Mi dai 5 minuti? Devo fare una telefonata.
-Certo.
Però nevica e abbiamo un ombrello solo, quindi non molta privacy. Eccola lì, la domanda fatidica:
-Potresti farmi un favore? Stare in silenzio? Vorrei evitare voci femminili in sottofondo.
-non c'è problema. Ci sono abituata.
-Come, ci sei abituata?
Poi qualcuno ha risposto al telefono. E siccome sei un amico non ho ascoltato la conversazione. Ho anche aspettato che finissi di parlare, tu un po' chino, io col braccio con l'ombrello tiratissimo, perché anche coi tacchi non ti arrivo alla spalla. Poi mi sono persa nella musica e nella conversazione. Non ti ho più detto che non è la prima volta che per quieto vivere, chiamiamolo così, qualcuno mi ha chiesto di evitare voci femminili in sottofondo. Ci sono abituata sul serio. Ed erano sempre amici miei, nemmeno amanti. Poi io son sempre lì, senza contanti, senza senso dell'orientamento, senza sonno, in piedi con l'ombrello aperto.

mercoledì 9 gennaio 2013

Poetry

Bella signora, com'è elegante con le gonne svolazzanti e il portamento diritto. Glielo ripetono sempre: lei è molto bella. Ed è vero sa? Soprattutto quando contempla i fiori con gli occhi sgranati. Penso in effetti che la vera delusione dal medico non sia stata la diagnosi di alzheimer, ma sapere che le camelie erano finte. Perché forse avrebbe scritto una poesia sul colore rosso di quelle camelie ma la poesia ricerca la verità e ha poco a che fare coi fiori finti. Sono sicura che lei sarebbe d'accordo. Scrivere è un esercizio di meditazione per arrivare alla realtà delle cose, vede come l' ho scritto bene? Poi però i nomi sfuggono, signora, le cose vengono cancellate e non importa se spariscono per una malattia o perché qualcuno ha interesse a farle dimenticare. Bella signora, ho sperato fino all'ultimo che confessasse esplicitamente la verità a qualcuno. Ma può essere che abbia ragione lei, che solo la poesia può descrivere la verità o farci avvicinare ad essa. Poi una volta che si è contemplata la realtà delle cose si può solo sparire. Bella signora, gonna lunga, sguardo perso e cuore delicato, lei lo aveva capito bene.

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna