not necessarily an ordinary life

giovedì 30 settembre 2010

I'm not perfect

E' buffo. Non ho nulla di perfetto. Stento a credere che anche solo una persona al mondo creda che io lo sia. E' ironico, crudele, beffardo che mi vediate come una bambolina inappuntabile, che i miei punti di forza diventino una gabbia dorata. E' davvero un po' troppo ironico pensare che quelle che ho sempre considerato le mie migliori vittorie siano le mie peggiori nemiche.
What you don't have you don't need it now.
Non è mai stato vero. E più me lo ripeto, più arrivo alla conclusione che è proprio quello che non ho quello di cui ho bisogno.
Touch me
Take me to that other place
Teach me
I know I'm not a hopeless case

Avete mai pensato di dare un'occasione anche a chi pensate che non ne abbia bisogno?
Potrebbe stupirvi.

I’m more than some pretty face beside a train
It’s not easy to be me
It may sound absurd…but don’t be naive
Even Heroes have the right to bleed
I may be disturbed…but won’t you concede
Even Heroes have the right to dream
It’s not easy to be me

domenica 26 settembre 2010

la matematica non condanna, ma aiuta...

Sei un'ingenua, un'inguaribile maledettissima ingenua che ascolta gli altri ma poi fa di testa sua e sbaglia praticamente sempre. E poi si consola sapendo che il tempo ci metterà una pezza, perchè rende tutto più accettabile. Pensi che quello che ottieni dipende dalle tue azioni. Ammesso che siano quelle giuste, non ti ricordi mai che spesso non bastano. Dici che c'è sempre un modo. Sei un'illusa: dovresti ricordarti che se anche esiste, potrebbe non essere praticabile, o potrebbe semplicemente non valer la pena cercarlo. Dovresti averle studiate, queste cose. Sapere che qualcosa è teoricamente possibile non implica che ci debba buttare a capofitto nel suo ottenimento. E poi sei contraddittoria. Sostieni che una possibilità ci sia ma te ne stai lì ad aspettare. Ti lanci in avanti senza sapere bene mai cosa aspettarti e quindi poi ti fermi: e adesso? E adesso accetti le conseguenze: hai scommesso, sembra che tu abbia perso. Avresti dovuto metterlo nel conto. Mica sarà la prima volta, no? Basta che non ti metti a cianciare di possibilità e di non mollare. Queste cose lasciale agli allenatori quando dicono che la matematica non condanna. Noi lo sappiamo, che lottare con i mulini a vento non è impossibile, è inutile e ci si rende ridicoli. Oltre a sprecare tempo, che ne hai già sprecato un'enormità.
Time passes quickly and chances are few.

domenica 19 settembre 2010

it's a beutiful day

c'era un cielo pieno di nuvole stamattina, per non parlare del diluvio di ieri. ora persino da un appartamento al primo piano di una cittadina a nord di milano si vede solo azzurro. ora prendo il bolide e pedalo lungo il canale. ora penso solo che se c'è un mondo dove esistono woody allen, i colori dell'alba sul lago, le luci delle città riflesse nelle nuvole, david bowie, il vento quando pedalo, il mare, i locali dove ascolti jazz e guardi le partite di hockey, i racconti di ray bradbury, anime buone che si chinano su di te anche per una notte soltanto, io non voglio essere da nessun'altra parte. ora esco.

sabato 18 settembre 2010

IT and me

IT vicini e lontani, tutto quello che seguirà è detto con la massima stima: sono stata 15 anni con uno di voi e uno dei miei migliori amici è tra voi da quando ha finito l’università (ho paura a contare gli anni…). Ma tra voi, non dovete negarlo, albergano alcune perversioni:
-quelli che pur essendo in ritardo per la cena ti portano a visitare la sala server del loro ufficio ( e tu fulmini con lo sguardo il custode che lancia occhiate)
-quelli che a prescindere dal problema ti chiedono se hai attaccato la spina (ci sono quelli che rispondono dove?)
-quelli che ogni tanto, format C: (così, per divertirsi in anonimi pomeriggi invernali)
-quelli che oh ma hai downcloccato il processore? (e se non la considerassi una necessità impellente?)
-quelli che per giocare mezz’ora ne perdono due a collegare in rete i PC (e poi perdono pure al giochino..)
-quelli che oh ma ti ricordi quando l’AD ha tirato giù il contatore per fare una prova, l’ha rimesso su e non funzionava niente? (eh, una libidine, sai che risate subito dopo?)
-quelli che prendono appunti con l’iphone (e gli si spegne…)
-quelli che il collaudo mica lo pretendi con tutte le specifiche, no? (ma va, che collaudo è sennò?)
-quelli che fanno siti web di notte con funzionalità pazzesche per gente che non sa schiacciare ON (beh, questo lo ammetto, è frustrante)
-quelli che basta eliminare il bottone, al codice poi ci pensiamo..(per la serie, basta che il cliente non lo sappia)
-quelli che alla fine della serata: sei tu l’esperta di C sharp? (si vabbè, capito tutto..)
-quelli che ti spiegano cosa potresti fare con un qualsiasi programma mentre tu vorresti solo che non si impallasse (si chiamano requisiti minimi….)
-quelli che ti spiegano quello che vorresti fare e non hai mai osato chiedere a un programma (per la serie, basta che funzioni)
-quelli che no, impossibile che si sia piantato, sei sicuro? (e c’è la bomba nella finestra)
-quelli che eh ma l’imac, l’ipad, l’iphone, steve jobs…(io avevo un Mac quadra, bello!)
-quelli che…
oh yeah!

(ringrazio i 3 colleghi del mio amico per avermi regalato del materiale durante una cena, il mio amico ovviamente, chi mi ha suggerito l’idea delle perversioni IT, gli informatici che mi hanno rallegrato la vita e quelli che continuano a farlo)

venerdì 10 settembre 2010

amo il mio lavoro

-ore 615. sveglia. Sveglia? Naaaaa
-ore 630. sveglia. Ok, se proprio.
-ore 640. la sveglia comporta l’alzarsi dal letto. Ma dai?
-ore 700: lo stendino mi reclama come forse nessuno nella mia vita. Resisto. Sono una donna forte e consapevole: non mi farà cedere uno stendino qualsiasi.
-ore 730: fermata del pullmann. Buongiorno, giornale, appisolamento. Se non mi viene una buona idea qui, non arriverà mai più oggi.
-ore 830: ufficio. Caffè. Tra un’ora devo andare. Mail arretrate, stampa documenti, saluti. Prenoto i treni per domani
-ore 1000: ospedale. Mi lasciano da sola con cartelle pazienti mai visti e scheda raccolta dati elettronica e 4 faldoni di documenti da aggiornare. Serve aiuto? Mmm, mah?
-ore 1200: accesso bloccato. prima chiamata all’helpdesk-bank holiday-???-procedura urgente inventata lì per lì
-ore 1300: accesso bloccato. seconda chiamata all’helpdesk-stessa trafila
-ore 1400: le responsabili dell’ospedale si manifestano. Ora sono a mia disposizione. Password? Nessuno se l’è scritta eh? Terza chiamata all’helpdesk e terza trafila.
-ore 1600: sì, ma i biglietti per domani? Speriamo che si materializzino.
-ore 1730: alzo bandiera bianca.
-ore 1800: torno in ufficio. Biglietti per domani? Sulla scrivania, wow!
-ore 1930: pullmann. Leggo 5 righe 5. non mi ricordo assolutamente come sono arrivata alla fermata giusta. Ma in fondo non è importante
-ore 2030: cado tra le braccia dello stendino. Non sono una donna forte e consapevole.
-ore 1.00: forse è il caso di dormire. Ma ormai è un altro giorno.

martedì 7 settembre 2010

tutte le partite che non sto giocando

Una partita a scacchi sarebbe meno complicata, anche tenendo conto del fatto che so giusto come si muovono i pezzi. Le carte mi sarebbero più congeniali ma credo di non avere una mano fortunata. Mi dicono di provare a scriverle, le regole del gioco, ma non so da dove si inizia. Mi dicono di provare a vincere, una volta tanto. Qualcuno di importante sosteneva che non ho niente da perdere, tranne le mie catene. Qualcun altro (un francese dal nome italiano...) diceva che si può perdere, ma la cosa peggiore è non iniziare a giocare.
So what??

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna