not necessarily an ordinary life

domenica 10 aprile 2011

Space, man!

Da 50 anni esatti siamo nello spazio. Mi pare un'ottima occasione per riascoltare, in rigoroso ordine sparso:

Rocket man-Elton John: tutta questa scienza, io non la capisco. E' solo il mio lavoro, cinque giorni alla settimana.

Space oddity-David Bowie: nessun commento è abbastanza. A Gagarin è fortunatamente andata molto meglio che al maggiore Tom.

Defying gravity-Wicked: magari Gagarin prima di partire avrà sussurrato a sua moglie: dammi un bacio, ciao ciao, provo a sconfiggere la forza di gravità.

The return of the space cowboy-Jamiroquai: e magari in orbita si balla!

Man on the moon-REM: lo so, non c'entra niente. But if you believe they put a man on the moon...

Spaceman-Babylon zoo: e sicuramente avranno detto a Gagarin: space, man. I always wanted you to go into space, man!

Extraterrestre-Eugenio Finardi: ma sicuramente Gagarin avrà pensato in un qualche momento: voglio tornare indietro a casa mia...

Starman-David Bowie: mah, forse magari Gagarin l'ha incontrato e non ce l'ha mai detto...

Walking on the moon-Police: Giant steps, we could walk forever..

Sul bel Danubio blu-Richard Strauss: io sono una patita del genere, d'accordo. ma solo io quando ascolto il valzer penso alle astronavi bianche che danzano e non a Vienna, al concerto di Capodanno o al ballo delle debuttanti?

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna