not necessarily an ordinary life

martedì 6 settembre 2011

numb3rs

Hai detto che ti piacciono i numeri. Anche a me, fondamentalmente perchè hanno sempre una storia da raccontare. Sanno parlare anche quelli anonimi, non solo quelli famosi. Se li metti in fila, ognuno avrà una voce diversa, ma insieme comporranno una trama. Quando ero al liceo i numeri ballavano sul foglio e io li dirigevo: bastava stare ad ascoltare dove volevano andare. Succede anche con le parole e con le note, ma i numeri sono più diligenti e tollerano meno dissonanze ed errori. Sono irrigimentati in righe o colonne ma non ne sono prigionieri: sono inframmezzati da simboli ma loro trovano il modo di risaltare sempre. I numeri descrivono paesaggi, popolazioni e società e sono sempre diversi ma non cambiano mai. Sono pazienti: rimangono lì, in attesa che qualcuno li ascolti e li tratti come meritano e magari tiri fuori da loro una legge, una soluzione, un'incognita da scoprire. Come certe persone, non si svelano facilmente se non a chi mostra per loro un minimo di attenzione e possono sembrare taciturni ma nascondono mondi infiniti e impensati. Basta a volte davvero poco: chiedete e vi sarà risposto.

1 commenti:

giardigno65 ha detto...

galassie che non parlano ma viaggiano ...

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna