not necessarily an ordinary life

mercoledì 9 gennaio 2013

Poetry

Bella signora, com'è elegante con le gonne svolazzanti e il portamento diritto. Glielo ripetono sempre: lei è molto bella. Ed è vero sa? Soprattutto quando contempla i fiori con gli occhi sgranati. Penso in effetti che la vera delusione dal medico non sia stata la diagnosi di alzheimer, ma sapere che le camelie erano finte. Perché forse avrebbe scritto una poesia sul colore rosso di quelle camelie ma la poesia ricerca la verità e ha poco a che fare coi fiori finti. Sono sicura che lei sarebbe d'accordo. Scrivere è un esercizio di meditazione per arrivare alla realtà delle cose, vede come l' ho scritto bene? Poi però i nomi sfuggono, signora, le cose vengono cancellate e non importa se spariscono per una malattia o perché qualcuno ha interesse a farle dimenticare. Bella signora, ho sperato fino all'ultimo che confessasse esplicitamente la verità a qualcuno. Ma può essere che abbia ragione lei, che solo la poesia può descrivere la verità o farci avvicinare ad essa. Poi una volta che si è contemplata la realtà delle cose si può solo sparire. Bella signora, gonna lunga, sguardo perso e cuore delicato, lei lo aveva capito bene.

1 commenti:

Quello finto ha detto...

"la poesia ricerca la verità e ha poco a che fare coi fiori finti": l'essenza del film, in una riga

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna