not necessarily an ordinary life

mercoledì 4 marzo 2009

uomini che temono le donne (intelligenti)

Uh, quanto ha ragione Maria Laura Rodotà, sul Corriere (http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_04/rodota_72611b1c-0885-11de-af33-00144f02aabc.shtml). Fortunatamente lavoro in un settore dove le donne sono quasi sempre in maggioranza (quindi il problema non sussiste, o molto poco). Però all'esterno certi discorsi, anche non espliciti (lo stesso lavoro tutta la vita non lo voglio fare, ho un mio stipendio e quindi ho sempre avuto e sempre vorrò un mio conto corrente su cui versarlo, ho sempre votato e tifato per chi voglio e non per quieto vivere familiare, leggo giornali, libri, viaggio e quindi una mia opinione ce l'ho e se no ho l'umiltà di andare a studiare e di farmene una mia), beh ecco, a parole tutti li condividono. Nella realtà delle scelte, no. Nella realtà siamo ancora al "se fai così non ti fidanzi". E hanno ragione. Nella realtà, io e la maggior parte delle amiche mie andiamo benissimo per andare a ballare, a cena, al cinema, a teatro, a bere una birra, a vedere una mostra, a divertirsi, a passare un weekend in giro, alle terme, a chiacchierare, a far shopping o persino se serve un consiglio personale. E punto. Siamo tutte allegre, sorridenti, istruite, ironiche, con un buon lavoro, interessi variegati, di aspetto passabile e in qualche caso più che sufficiente, oneste, gentili e intelligenti (e nemmeno suore, se è questo che manca). Sappiamo anche cucinare. E allora? Non sarebbe la definizione di "buon partito", per un uomo? Qualche amico ci ha confidato che essere così non paga, per le donne. Purtroppo penso sempre più spesso che abbia ragione lui. Ma non me la sento di cambiare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente una donna sicura di sé, con molti interessi e con una vita piena crea una sorta di disagio nel maschio che vuole (e deve per orgoglio, educazione e retaggio culturale) essere "migliore" rispetto alla sua compagna. Probabilmente ne resterebbe affascinato se non fosse così "difficile da accontentare" e...lascia perdere (codardo!). D'altro canto una donna consapevole di sé è anche un pelino più selettiva e restringe il campo. Se sommi le due cose... sì hai ragione, essere complete non paga. Ma non perderti d'animo. Qualche uomo più intelligente della norma esiste :-)

P.S. - proprio nei giorni in cui hai pubblicato questo post su un giornale di economia (non chiedermi quale...sono talmente distratta ultimamente e non ho la fissazione delle fonti :p) è apparso un articolo meraviglioso sul come le aziende dove il "boss" è femmina la crisi si sia sentita meno. Non avevo dubbi.

ALegalAlien ha detto...

ciao! il tuo commento mi ha ricordato tanto quei teoremi che dicono: sì, quella cosa esiste. come trovarla, 'un so. ma sapere che c'è è un gran conforto!

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