pausa caffè...

Ovviamente, appena entri in una casa nuova fai un giro all'ikea. Essendo un'italiana, compri una caffettiera. Essendo una tipa moderna, hai già la macchina del caffè. Ma senza una moka, non è casa!
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Dopo 5 anni e spiccioli, un'amica ti chiede in prestito una caffettiera. La recuperi in 30'' netti, con ancora le istruzioni dentro.
Ridi come una cretina. Poi non puoi fare a meno di pensare.
1) Comprare una moka perfettamente inutile solo perchè "fa casa". Dev'essere lo stesso stato d'animo di quando pensavo che avrei tirato la pasta a mano sul tavolo di marmo in cucina la domenica mattina. O di quando mi è balenato in testa che sarei stata felice lavorando a mezz'ora di bici da casa in una piccola università. Che era il miglior compromesso che avrei potuto trovare, che ero una persona tanto fortunata da non poter chiedere altro. Avrei potuto fare la donna di casa rendendo felice chi mi stava accanto e fare il lavoro che mi piaceva tanto.
2) Sapere perfettamente dove sta quella moka che non hai mai usato, mentre perdo in continuazione le cose che uso più spesso. Eh beh, qui Freud si sarebbe sbizzarrito. Il caffè senza la macchina non l'ho mai fatto, ho imparato dal mio fidanzato di allora a non usare i fornelli per il caffè. Devo ammettere che aveva ragione lui. Eh sì, la pasta a mano la domenica mattina non l'ho mai tirata. Sono scappata dalla piccola università a mezz'ora di bici. Non mi sono mai sposata. E una famiglia come tanti miei amici non l'ho mai scelta.
Io non avrei mai detto che un giorno lo avrei fatto, ma ringrazio il lui di allora, che mi ha aperto gli occhi, magari non volendolo.
A me sembrava di essere la locomotiva con la strada segnata. Io sono più simile al bufalo che può scartare di lato e cadere. Qualche volta non c'è Buffalo Bill, qualche volta i bufali si rialzano e cambiano direzione.
Io credo che alla fine la vita trova il modo di rivelare quello che sei.
Io credo che quella moka la regalerò alla mia amica.