not necessarily an ordinary life

sabato 25 luglio 2009

dear mum and dad

Non mi chiedete di reggere il vostro mondo sulle mie spalle. Io non ce la faccio, io sono grande, adulta e vaccinata, ma sono solo capace di stare zitta e mi sento male al pensiero. Io sto bene, è davvero una giornata stupenda e questo vi dovrà bastare. Ora esco, o forse scappo. Ci sono sole e vento, ci sono un bolide che mi aspetta, una strada che ho in mente, un libro da leggere e amici da incontrare stasera. Non è tutto quello che voglio, ma mi basterà. Non voglio sentire quella stretta allo stomaco che mi avvisa che vorrei essere da un'altra parte e non qui e ora. Mi dispiace, voi tutto questo non lo sapete, non lo dirò mai. Quindi permettete che per l'ennesima volta non sarò considerata una "bella consolazione". Non ne vado fiera, vorrei sul serio avere le parole giuste per ognuno di voi. Non mi vengono, non so che dire, forse per istinto di sopravvivenza, più che per egoismo. Non sono sicura che l'abbiate mai compreso. Passerà.

1 commenti:

flanger ha detto...

ciao fra...
trovo un post un tantino personale..
ma ho tanta voglia di salutarti... e lo faccio qui..ùti ho letto... sei la solita speciale fra...
non si dice... ma è bello leggere una spontaneità come la tua...
anche in post come questo...

un forte abbraccio amica mia...
capisco anche io il peso sulle spalle di situazioni famigliari..

si... dobbiamo aggiornarci....
solo a scriverti qui.. già inizio ad aprirmi (^^)

ciao fra... girella vagante....
un forte abbraccio,
a prestoooo!!!!

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna