not necessarily an ordinary life
martedì 30 marzo 2010
il prossimo viaggio
Venerdì parto e come al mio solito mi son ridotta ieri sera a prenotare un albergo almeno per la prima notte che sul visto chiedono un indirizzo...E poi in azienda mi chiedono la pianificazione delle ferie fino a settembre, è difficilissimo per me, io non ne ho idea, non so nemmeno dove dormo sabato, figuriamoci se so dove starò fra sei mesi. So solo che stiamo organizzando un viaggio per agosto, ecco. Ma io compro la guida due giorni prima, poi sull'aereo guardo cosa fare e dove andare. Non prenoto mai niente tranne i voli per andare e tornare. Se viaggio con qualcuno dò appuntamenti improbabili tipo: ci troviamo fra due settimane al tal albergo di Las Vegas alle due di notte, vengo a casa tua a San Diego domenica sera, ti aspetto al tal ostello a Berlino tra due giorni, vienimi a prendere in plaza de catalunya per cena. Cose così, molto rilassate. Ovviamente bisogna che anche gli altri abbiano lo stesso spirito: riconosco che non è il massimo per qualcuno partire e non sapere cosa fare e dove andare. Ma è l'unico modo in cui mi rilasso davvero. Quindi prevedo che, sempre se mi danno le ferie, preparerò un bagaglio a mano giovedì sera dopo una festa di compleanno, partirò venerdì, arriverò a Boston nel primo pomeriggio, passerò dall'ufficio del turismo e mi farò consigliare da loro, dall'ispirazione del momento e dal tempo che farà. Ho un weekend da riempire, prima che arrivi la mia amica. Posso guidare, prendere un traghetto, il treno o uno di quei lussuosissimi pullman che si vedono nei film. Di solito nelle reception degli alberghi e negli uffici del turismo consigliano bene e sono gentili, almeno quanto io cerco di esserlo con chi incontro. Poi vabbè, a me basta una mappa (a quello provvedono loro), il passaporto (appena rifatto), una carta di credito (eh sì, ci vuole soprattutto quella), un bel sorriso e due informazioni utili (cosa assaggiare e dove non andare, entrambe facilmente reperibili). Il resto, come si dice, è vita.
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- Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna
2 commenti:
COME TI INVIDIO ! salutami la baia di San Diego !!!
una volta, prima del cellulari, quando si viaggiava quelli erano gli unici appuntamenti possibili
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