Le stelle viste dal mare in una notte senza luna hanno qualcosa di splendido e accecante. Ti tolgono il respiro, ti spingono ad aggrapparti all'albero maestro, ti costringono ad ammirarle. Davanti ai miei occhi, sfilano una per una, poi si raggruppano in forme riconosciute, poi si divertono a scomparire, si annegano in una striscia bianca che taglia a metà il cielo. E allora le chiamo per nome e tornano fuori e raccontano storie lontane però familiari. Io presto loro la voce, vorrei che ti giungesse, vorrei che ti cullasse e ti facesse da ninna nanna. Vorrei che ti arrivasse insieme al profumo del mare.
Vorrei poter trattenere tutto, luci, storie, odore salmastro, per poi regalartelo.
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