not necessarily an ordinary life

domenica 30 gennaio 2011

ho visto anche gli zingari felici

Sono una zingara apolide che da bambina voleva vivere in albergo.
Al Ritz! Avrei osservato dietro una tazza di caffè bollente tutta quella bella gente elegante coi bauli di Louis Vuitton salutare Coco Chanel.
In una pensione da quattro soldi di una città americana! Avrei cercato di far capire a uno di quegli investigatori privati con l'impermeabile che l'assassina non ero io.
Al Danieli! Sarei scesa in gondola durante il carnevale, con una di quelle maschere fantastiche
In un motel sulla route 66! Avrei visto Jack Kerouac o più probabilmente il suo spirito aleggiare
In una locanda sul Nilo! A mangiare focacce con i contadini
Al Waldorf Astoria! A uno di quegli splendidi balli a tema che non si usano più
Io mi trovo bene nelle stanze non mie. Negli alberghi di tutto il mondo ho sempre trovato persone gentili e sempre incontrato amici assolutamente per caso.
Anche gli zingari apolidi sono felici, a loro modo, quando tornano a casa. Perchè sanno che da lì ripartiranno, prima o poi. Perchè sanno essere le persone più fedeli del mondo, se non li si costringe a restare.

I'm not worth it, you see...
Wherever I lay my hat, that's my home

1 commenti:

flangy ha detto...

che carino questo post...
si sente l'essenza del tuo animo...
sei proprio una donna in continuo movimento..
non fai che registrare informazioni perchè in standby non puoi rimanere se non per qualche giorno...

un'abbraccio!!

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna