not necessarily an ordinary life

martedì 16 luglio 2013

life is a rollercoaster

Il bello è che quando sei lanciato a tutta velocità verso il basso non puoi fare a meno di fermarti ma anche di pensare che prima o poi le discese diventano salite. Sì, proprio le discese ardite e le risalite: non vorrei mai tu assistessi alle prime (non ora, non qui) mentre mi piace pensare che tu sia parte delle seconde. Farei meglio forse a dire mi piacerebbe, o magari non pensare proprio niente, perchè le cose che sono destinate a compiersi alla fine trovano il modo di farlo senza troppe complicazioni. Se è il momento di cambiare lavoro ti chiameranno (certo, dopo aver mandato un bel po' di CV ma al destino si deve dare un'indicazione...), se è il momento di ballare ti inviteranno (dopo mille serate seduta), se è il momento di conoscersi si faranno avanti (e ti offriranno pure da bere). Questo non mi rende tranquilla ma mi solleva dal senso di colpa di non fare abbastanza se aspetto e di correre troppo se oso. Chissà se sono arrivata in cima, se sono ancora nella risalita oppure se sto già ricominciando a scendere. Ma non voglio fare domande di cui non voglio conoscere la risposta, non adesso.

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna