not necessarily an ordinary life

sabato 5 ottobre 2013

Flectar, non frangar

Quindi ora si cambia strategia e si impara a pensare a lungo termine. Vedi come ho imparato bene dai corsi aziendali. Quello che non si può cambiare lo si accetta e possibilmente lo si aggira. Se non puoi superare gli ostacoli puoi almeno provare una strada alternativa. Io non sono molto brava: di solito, essendo ariete, tento di rimuovere gli impicci, non di girare intorno. In questi termini però non é un atteggiamento molto intelligente: nobile, magari, ma non proficuo. Peggio di tutto sarebbe starsene ad aspettare che gli ostacoli si tolgano da soli. Non so bene come si fa in pratica. Suppongo che si debba fare come i giunchi: si abbassano e sopravvivono e poi rialzano la testa. Flectar, non frangar. Che ho già crepato abbastanza questo mio neurone, questa mia anima, a cornate e testate. Scompongo l'obiettivo più grande in piccoli pezzi e se non sarà abbastanza in pezzi più piccoli ancora: non la chiamo riduzione delle aspettative perché mi fa ancora troppo male. Volevo, ho sempre voluto, tutto subito, per temperamento e istinto. E invece con te devo riconsiderare tutto, cambiare una volta ancora. Perché non é vero che io sono così, prendere o lasciare: farei un torto troppo grande alla mia e alla tua intelligenza se non ammettessi che posso almeno provare. Stavolta posso provare a non ribaltare il tavolo, posso provare a fare mille scalini anziché volare in vetta, posso provare a non fare gesti eclatanti ma piccoli passi. Anche perché sembra l'unica strada per arrivare, lunga e tortuosa e niente sembra facile e non ho molte armi per difendermi e tantomeno per attaccare. Ma non significa che debba rinunciare alla strada: se c'é una cosa che so fare é viaggiare. Io per me ho già deciso che ne vale la pena: non so bene se per te è lo stesso ma cercherò di partire senza farmene influenzare. Dopotutto le cose cambiano strada facendo e non é detto che non sia in positivo.


Comunque, puoi scordarti che io non ci provi. Perché cambierò anche pelle, ma rimango una testarda, appassionata, irriducibile ariete, amante del vino, del rosso, del Martini, delle nottate e dell'acqua che scorre. E che se ha deciso che ne vale la pena se ne frega di rompersi le corna.

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna