not necessarily an ordinary life

martedì 3 novembre 2015

la ballerina delle nove

la ballerina delle nove dovrebbe finire alle dieci, ma si ritrova sempre a casa alle due del mattino.
la ballerina delle nove per fortuna sua non ha bisogno di molte ore di sonno
la ballerina delle nove per natura si porterebbe dietro il minimo indispensabile, cioè le chiavi della macchina, il telefono, il bancomat, gli esercizi di pianoforte, le scarpe da ballo
la ballerina delle nove prenota in allegra e vitale confusione aerei, alberghi, parrucchieri, gommisti
la ballerina delle nove evade dall'open space in ufficio ascoltando un mix di handel, caryl simon e prodigy
la ballerina delle nove pensa che sì, si trova nelle code e tutto sommato non ci si sta poi così male
la ballerina delle nove si commuove per niente, per van gogh, per la ferrari, per le lettere d'addio dei colleghi ma crede che sia bello così
la ballerina delle nove sta bene con quel poco che è tantissimo, cioè martini, musica e medie rosse
la ballerina delle nove guarda fuori dalla finestra e ride, perchè non avrà tutto, non arriverà a fare tutto ma forse quello che è importante sì

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna