not necessarily an ordinary life

martedì 12 giugno 2012

no, non posso

Posso? posso essere insofferente una volta tanto? posso essere impaziente? posso lamentarmi del temporale alle 5 del mattino sulla strada per l'aeroporto e del sole cocente due ore dopo 1000 km più a sud? posso aver voglia di chiamare qualcuno senza infastidire nessuno? posso smetterla di pensare, aspettare, valutare, considerare, ponderare? posso desiderare di trovarmi in altro posto anzichè nel corridoio di un ospedale senza aria condizionata? posso volere che arrivi la notte così il cervello si svuota?
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lunedì 11 giugno 2012

if, then

If you want to call me baby



Just go ahead, now


If you'd like to tell me maybe


Just go ahead, now


If you want to buy me flowers


just, go ahead, now


and if you'd like to talk for hours


just go ahead, now






martedì 15 maggio 2012

no, il dibattito no!!



E' inutile che cerchi una fine. Non c'è, è stata inghiottita come il tuo paese, portata via come quell'uomo trascinato sulla macchina. Non ci può essere, perchè le cose che terminano hanno anche un inizio e chi può dire dove e quando sia iniziato tutto? Quando gli amici hanno cominciato a sparire? Quando l'aereo per l'esilio è decollato? O piuttosto quando hai cominciato a pensare che saresti potuto tornare indietro? Perchè prima o poi si torna: tutti lo dicono, tutti lo sperano e tutti sono convinti che ne valga la pena. Sarebbe meglio che vivere sospesi, in proiezione verso un futuro che è solo un ritorno al passato. E' che tornare, per gli esuli, significa solo essere condannati a ripartire, perchè il paese che hai lasciato non c'è più e quello dove andrai non c'è ancora. Essere incompiuti, non avere un destino: una rappresentazione senza un finale.

lunedì 30 aprile 2012

aprile è il mese più crudele...

perchè promette e non mantiene, perchè ti sembrava di essere arrivato a un passo e invece manca ancora una vita, perchè il tempo cambia in un soffio e non eri preparato, perchè piove sempre, perchè si porta via tante occasioni di festa, perchè ti lascia addosso sudore e stanchezza, perchè mi regala un anno di più e mai che arrivi a mani vuote.

lunedì 23 aprile 2012

grazie

Non ci si prende mai abbastanza tempo per ringraziare con la dovuta riconoscenza chi ci ha regalato qualcosa. Oltretutto i ringraziamenti mi imbarazzano sempre: li ho già fatti di persona ma non so se sono riuscita a trasmettervi la gratitudine che ho provato. Quindi spero che non me vogliate se li metterò per iscritto qui. Se saranno banali, pazienza: non sempre ho cose particolarmente originali da esprimere...
Grazie davvero a chi mi incoraggia, mi sopporta, mi aiuta, mi diverte e mi rende la vita più leggera: le mie giornate sarebbero niente senza le vostre belle personcine. grazie, amici vicini e lontani: quelli che non vedo da troppo tempo, quelli che abitano a tanti fusi orari di differenza, quelli che si dividono le guinness con me, quelli che hanno sempre una spalla disponibile per me, quelli che ho trascurato e chiedo scusa, quelli che non mi trovano mai, quelli che mi suggeriscono all'orecchio il testo delle canzoni che non conosco, quelli che mi abbracciano ogni volta come se fossi in procinto di partire. Grazie pure a tutti quelli che hanno speso un pochino del loro tempo per ricordarsi di me e mandarmi gli auguri: io so bene che  il tempo è scarso e prezioso e averne dedicato qualche minuto a me è una cosa che mi rende orgogliosa.
Grazie anche a tutti quelli che mi fanno volteggiare ballando: non riesco a rendere a parole quanto sia importante per me.
Spero solo di poter ricambiare tutto l'affetto che mi dimostrate. Io provo sempre ad essere una persona migliore perchè mi ricordo di voi.

sabato 14 aprile 2012

it happens every time, uh I wanna die...

martedì 3 aprile 2012

sapere di non essere

Meglio che tenga gli occhi fissi sullo schermo. Voglio lavorare a più non posso perchè mi aiuta a non pensare. Conosco persone meravigliose e non sono contenta. Sto imparando a ballare e non sono contenta. Vado a teatro e non sono contenta. Ho una vita piena e ancora non sono contenta. C'è sempre quel maledettissimo pensiero che se non ci fossi, non cambierebbe niente. Sarebbe anche giusto se così fosse: tutto andrebbe avanti lo stesso come prima, per fortuna. Ma che pensiero insopportabile sapere che non sei condizione nè necessaria nè sufficiente, per niente.

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna