not necessarily an ordinary life

mercoledì 19 maggio 2010

di mamma ce n'è una sola...

Guardo una foto di mia madre
era felice avrà avuto tre anni
stringeva al petto una bambola
il regalo più ambito
Era la festa del suo compleanno
un bianco e nero sbiadito
Guardo mia madre a quei tempi
e rivedo il mio stesso sorriso
E pensare a quante volte
l'ho sentita lontana
E pensare a quante volte…
Le avrei voluto parlare di me
chiederle almeno il perché
dei lunghi ed ostili silenzi
e momenti di noncuranza
puntualmente mi dimostravo inflessibile
inaccessibile e fiera intimamente agguerrita
temendo una sciocca rivalità
Guardo una foto di mia madre
era felice avrà avuto vent'anni
capelli raccolti in un foulard di seta
ed una espressione svanita
Nitido scorcio degli anni sessanta
di una raggiante Catania
la scruto per filo e per segno
e ritrovo il mio stesso sguardo
E pensare a quante volte
l'ho sentita lontana
E pensare a quante volte…
Le avrei voluto parlare di me
chiederle almeno il perché
dei lunghi ed ostili silenzi
e di quella arbitraria indolenza
puntualmente mi dimostravo inflessibile
inaccessibile e fiera intimamente agguerrita
temendo l'innata rivalità
Le avrei voluto parlare di me
chiederle almeno il perché……
Le avrei voluto parlare di me
chiederle almeno il perché ……
Ecco, ho appena visto una foto recentissima di mia madre e ho rivisto esattamente il mio stesso gesto nell'appoggiare la mano sul collo. Oltretutto siamo due gocce d'acqua, a parte i capelli. E' tenerissima. Mamma, accidenti a te, devo lavorare, mica commuovermi;)...

2 commenti:

giardigno65 ha detto...

vabbé, ogni tanto una pausa

flangy ha detto...

sei dolcissimaaaa....
ok, lo sapevo... ma voglio dirtelo!!
a presto, smack!!

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna