not necessarily an ordinary life

venerdì 16 gennaio 2009

can can!

Ho appena finito di vedere un altro dei miei film preferiti: Moulin Rouge! E' un film che o si ama o si odia e io l'ho amato dalle prime scene. Quando l'ho visto per la prima volta, nei due giorni seguenti sembravo drogata: allora lavoravo in laboratorio all'università e vagavo per i corridoi portando in giro contenitori di provette senza sapere cosa farne o abbandonandoli in giro nelle stanze comuni. Continuavano a girarmi nella mente i ritornelli della canzoni e le immagini del film e nella mia testa rivedevo gli attori e recitavo le loro battute. Insomma, immaginatevi un'invasata che viveva nel suo mondo alle prese con microscopi, centrifughe, batteri, etc etc. E' stato un miracolo che non abbia rovesciato addosso a qualcuno le mie preziose provette o non le abbia abbandonate chissà dove. Questo è stato l'effetto del film. Ogni volta che lo rivedo rimango colpita da scene diverse, che poi mi frullano per la testa fino al giorno dopo: stasera per esempio non so cosa darei per poter dire a qualcuno (beh, Ewan McGregor sarebbe molto gradito...) nel bel mezzo del moulin rouge "here we are now, entertain us", come all'inizio del film. E non mi verrebbero in mente nè albinos, nè mosquitos, di sicuro però my libido sì. Well, whatever, nevermind...

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio anche tu??
Io ho avuto persino una cotta tardo-adolescenziale per Christian dopo averlo visto e piangevo ovunque mi trovassi al sentire le note de "El tango de Roxanne". Credo di avere solcato il cd della colonna sonora in corrispondenza di quella traccia :)

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna