not necessarily an ordinary life

venerdì 17 aprile 2009

metti una sera a teatro

ore 21.03: una persona trafelata si presenta al botteghino del teatro:
-Le ho telefonato questo pomeriggio, ho l'abbonamento, ho prenotato un posto per stasera, ecco l'abbonamento, mi spiace per il ritardo.-
comincia a frugare nella borsa, intanto la cassiera stampa il biglietto
tra sè e sè:
-ma è mai possibile che a me manchino sempre quel paio di minuti che poi si rivelano fondamentali? ma non potevo cercarlo prima, lo stramaledetto abbonamento? ma soprattutto, l'avrò messo in borsa? o è scivolato ed è rimasto in macchina? eh no, la macchina è a un quarto d'ora a piedi, non riesco a tornare indietro...ah no, eccolo qui, l'avevo persino piegato!-
la cassiera, donna molto pratica, sta già porgendo il biglietto dall'altra parte del vetro
-ah, grazie mille, buonasera-
Sempre più trafelata, la persona si avvia verso il teatro:
-ma tu guarda, lampi e tuoni..forse al posto del giornale avrei dovuto prendere l'ombrello. Ci penso dopo. Acc, l'ombrello è a casa! Beh, utile, lì da solo, al sicuro-lui.-
Camminando velocemente, la persona passa davanti a una maschera, saluta e nota di essere sola. Sente la maschera che annuncia al suo collega che l'ultima persona sta salendo in platea.
N.B.: il teatro è praticamente in una mansarda in un cortile per cui per arrivarci bisogna salire una specie di scala antincendio fino all'ultimo piano
-oh mamma, tocca correre sulle scale, stanno aspettando me! beh, insomma dai, ce l'ho fatta, sempre all'ultimo minuto però alla fine..
compiaciuta e complimentandosi con se stessa di non arrivare alla fine delle scale con una lingua da sanbernardo nel deserto, e non più così trafelata, la persona porge il biglietto alla maschera in platea:
-buonasera, grazie, mi accomodo lì sopra, ok! sono proprio l'ultima, eh?-
ed è in quel momento, poco prima prima che si spengano le luci, che la persona in questione si ritrova lunga distesa sugli scalini verso le ultime file, con il giornale, la borsa e l'impermeabile sparpagliati per terra. Da sopra, le giunge la voce della maschera:
-signora, signora, tutto bene? non corra, il sipario si apre tra 4 minuti...

1 commenti:

flanger72 ha detto...

ho letto questo tuo post tutto d'un fiato...
sono felice di essere passato...
ormai leggerti mi piace proprio tanto....
il blog oggi sento che ti rappresenta molto...
trovo questa cosa molto bella...
sto sempre a pensare che non scrivevi un blog...
e tra le righe dei tuoi post si avverte una blogger nata (^^)
lo dovevi proprio aprire un tuo blog...
ed è molto carino sai??

il post è stato divertente nei contenuti cosi spontanei e soprattutto nell'idea...
davvero sei irresistibile!!

a presto...
buona notte...
ti lascio il mio abbraccio e il mio sorriso
(^^)

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Io non sono nero io non sono bianco io non sono attivo io non sono stanco io non provengo da nazione alcuna io, si, io vengo dalla luna io non sono strano io non sono pazzo io non sono vero io non sono falso io non ti porto jella né fortuna io, si, ti porto sulla luna