Ho la bruttissima sensazione di vivere in un'epoca che sta trasformando gli orizzonti in confini e che sta facendo di tutto per far sì che io sia convinta di poter vivere bene solo se faccio le stesse cose, penso le stesse idee, dico le stesse frasi della maggioranza delle persone. Noto con orrore che per molta gente è normale che se il capo la pensa in un determinato modo, allora i dipendenti devono adeguarsi e non esprimersi. Cuius regio, eius religio, ma eravamo nel Cinquecento. Poi sono arrivate un po' di rivoluzioni. Liberté, égalité, fraternité, do you remember?
Altro che gabbie salariali: ci hanno ingabbiato i pensieri. Non ce ne rendiamo nemmeno conto, oppure sì ma ci fa comodo adeguarci.
Che tristezza.
5 commenti:
parole sante!!!!
AngS.
ci organizziamo per una rivoluzione ?
Già! non siamo più padroni dei nostri pensieri e sentimenti, un'idea che attanaglia anche me da un po' di tempo... occorre una bella rivoluzione ma silenziosa e col giusto tempo devastante!!! Io nel mio piccolo ho iniziato...
hai fatto bene.... ho apprezzato.
mi fa piacere che il post ti sia piaciuto.
un saluto.
AngS.
You say you want a revolution
Well, you know
We all want to change the world...
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